CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

Il Decreto Ristori ha previsto un nuovo contributo a fondo perduto.

A chi spetta

A differenza del contributo varato a maggio con il Decreto Rilancio, questo nuovo contributo sarà concesso soltanto alle imprese interessate dalle nuove misure restrittive contemplate con il DPCM del 24 ottobre; pertanto soltanto coloro che svolgono come attività prevalente una di quelle incluse nella tabella riportata nell’allegato 1 del Decreto Ristori.

A seguito dell’aggravarsi dell’emergenza sanitaria, e del conseguente aggiornamento delle misure di contenimento previste dal DPCM del 3 novembre, l’elenco delle attività che possono beneficiare del nuovo contributo è stato ulteriormente ampliato dal Decreto Ristori Bis che

  • ha arricchito il precedente allegato 1 di 20 nuove attività (tra le altre ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto, lavanderie industriali, traduzione e interpretariato, musei, bus turistici, ecc);
  • ha individuato un ulteriore elenco di attività nell’allegato 2 del Decreto Ristori-bis che potranno accedere al contributo a condizione che siano ubicate in zona rossa.

 

Il diritto alla percezione potrebbe maturare anche in un momento successivo considerando che proprio il Dpcm del 3 novembre prevede la possibilità di individuare di volta in volta le aree che dovranno essere qualificate come arancioni o rosse.

Requisiti

Il contributo spetta, come già per il precedente contributo, a condizione che il fatturato di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi rispetto al fatturato di aprile 2019.

Ed anche in questa occasione, viene confermato che il requisito di fatturato non è richiesto per i soggetti che hanno attivato P.Iva a partire dal 1° gennaio 2019.

 

Procedura per l’ottenimento

  • I soggetti che hanno già beneficiato del Contributo a Fondo Perduto previsto dal Decreto Rilancio non dovranno presentare alcuna istanza; la somma verrà corrisposta automaticamente sul conto corrente sul quale è stato erogato il precedente contributo.
  • Gli altri soggetti, che non avevano presentato l’istanza per il contributo previsto dal Decreto Rilancio, dovranno presentare una apposita istanza mediante la procedura web delineata con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 10 giugno e con le tempistiche che saranno stabilite con un prossimo provvedimento della stessa Agenzia.

 

Va precisato che comunque il contributo non spetta ai soggetti che hanno attivato la P.Iva a partire dal 25 ottobre 2020 ed a quelli la cui P.Iva risulti, alla medesima data, cessata.

Ammontare del contributo

L’importo è calcolato applicando all’importo determinato secondo i criteri già individuati a suo tempo con il Decreto Rilancio una percentuale “settoriale” diversificata a seconda del codice Ateco dell’attività e variabile da un minimo del 100% ad un massimo del 400%, così come indicato nella tabella Allegata al Decreto.

Il decreto Ristori bis ha previsto inoltre la possibilità di incrementare di un ulteriore 50% (passando dal 150% al 200%) la percentuale settoriale di bar/pasticcerie/gelaterie/alberghi che hanno la sede nelle zone arancioni o rosse.

 

In pratica per determinare l’importo spettante occorre:

  1. determinare la differenza di fatturato tra aprile 2020 ed aprile 2019;
  2. applicare a tale valore una percentuale variabile a seconda dei ricavi complessivi del 2019 (20% se sono inferiori a 400.000 –  15% se sono compresi tra 400.000 e 1 milione  –   10% se sono maggiori di 1 milione);
  3. “rivalutare” il risultato così ottenuto applicando la percentuale (da 100% a 400%) contenuta nell’allegato 1 o 2 del decreto ristori bis.

Verrà comunque garantito un contributo minimo, che sarà pari al prodotto tra la percentuale “settoriale” ed un valore di 1000 o 2000 euro a seconda che il soggetto sia una persona fisica o una società.

Anche questo nuovo contributo non concorre alla formazione della base imponibile né ai fini Irap né delle imposte sui redditi.

CANCELLAZIONE SECONDA RATA IMU

E’ cancellata la seconda rata IMU relativa agli immobili ed alle pertinenze in cui si svolgono le attività interessate dalle restrizioni ed elencate nella tabella allegato 1 del Decreto Ristori, a cui si sono aggiunte, con il Decreto Ristori-bis, le attività riportate nell’allegato 2 se ubicate in zona rossa.

Il tutto a condizione che i relativi proprietari siano anche i titolari delle attività ivi esercitate.

La presente cancellazione si aggiunge a quella, già stabilità dal Decreto Agosto, per gli immobili adibiti a stabilimenti balneari e termali e a quelli di categoria D in uso a imprese del Turismo e spettacolo.

 

CREDITO DI IMPOSTA PER CANONI LOCAZIONE

Il Credito di imposta al 60% sugli affitti degli immobili a uso non abitativo, istituito dal Decreto Rilancio, viene esteso ai mesi di ottobre novembre e dicembre e spetterà indipendentemente dal volume complessivo di ricavi/compensi registrati nel 2019, e quindi anche ai contribuenti che hanno superato la soglia dei 5 milioni prevista dal decreto rilancio.

Le condizioni di accesso sono anche in questo caso quelle del calo di fatturato di almeno il 50% rispetto ai corrispondenti mesi del 2019; calo non richiesto per i soggetti che hanno iniziato l’attività dopo il 1° gennaio 2019.

L’estensione tuttavia è limitata alle imprese che svolgono le attività soggette a restrizioni con il DPCM del 24 ottobre ed i cui codici Ateco sono richiamati nella tabella allegata al Decreto Ristori, ed alle imprese operanti nei settori individuati dall’allegato 2 del Ristori-bis nonché agenzie di viaggio e tour operator operanti nelle zone rosse.

 

RINVIO VERSAMENTI IVA E RITENUTE

Il Decreto Ristori-bis ha previsto per una serie di categorie di contribuenti

  • soggetti che esercitano le attività sospese totalmente dal DPCM del 3 novembre (ad.es.palestre, piscine, centri benessere, sale giochi, cinema teatri, discoteche, ecc)
  • ristoratori delle zone arancioni e rosse
  • attività individuate nell’allegato 2  se esercitate in zona rossa
  • alberghi, agenzie di viaggio e tour operator,

 

una sospensione dei termini di versamento in scadenza nel mese di novembre e relativi

  1. alle ritenute alla fonte (su redditi di lavoro dipendente e assimilati)
  2. ai versamenti Iva (iva di ottobre per i contribuenti mensili e iva 3° trimestre per i trimestrali).

I versamenti sospesi potranno essere effettuati, senza sanzioni e interessi, in unica soluzione entro il 16 marzo 2021 o in 4 rate mensili (la prima sempre con scadenza 16/3)

PROROGA SECONDO ACCONTO IRAP E IMPOSTE SUI REDDITI

La proroga al 30 aprile 2021 del versamento della seconda rata dell’acconto delle imposte sui redditi de dell’Irap, prevista dal Decreto Agosto per tutti i soggetti a cui si applicano gli Isa in caso di calo di almeno 1/3 del fatturato del primo semestre 2020, è stata estesa a tutti gli operatori dei settori economici individuati negli allegati 1 e 2 con sede nelle zone rosse ed ai ristoranti delle zone arancione, indipendentemente dalla diminuzione del fatturato.

CARUSO&VITALE SRL

allegato 1 decreto ristori bis

allegato 2 decreto ristori bis

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