Il decreto che disciplina i criteri e le modalità per la concessione dell’indennità una tantum di 200 euro a 3milioni di professionisti con redditi non superiori a 35mila euro è stato firmato.
In base ad esso l’una tantum è riconosciuta ai lavoratori autonomi e ai professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps, ai professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza che nel periodo d’imposta 2021 abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35mila euro
I 200 euro sono corrisposti dopo la presentazione della domanda da parte dei professionisti alla propria gestione previdenziale, ma il riconoscimento è soggetto ad alcune condizioni:
- devono già essere iscritti alle gestioni previdenziali
- all’entrata in vigore del decreto Aiuti, devono avere una partita Iva con attività lavorativa avviata
- devono aver eseguito almeno un versamento per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dal 2020.
L’una tantum non è riconosciuta a chi ha già ottenuto le indennità introdotte dal decreto Aiuti. La domanda va presentata agli enti di previdenza a cui il professionista è iscritto, secondo i termini, le modalità e lo schema predisposto dai singoli Enti previdenziali.