Recentemente l’Agenzia delle Entrate ha inviato ai contribuenti comunicazioni nelle quali ha riscontrato anomalie sul rispetto dei tempi per l’invio telematico dei corrispettivi giornalieri e delle fatture attive, fornendo il dettaglio di tali ritardi riguardanti il periodo di imposta 2021 e 2022 ed invitando gli stessi a regolarizzare la posizione pagando le dovute sanzioni.
Ricordiamo i termini corretti per i suddetti invii al fine di non incorrere in sanzioni:
- La fattura elettronica immediata (tipo documento TD01) deve essere inviata allo SdI entro i 12 giorni dall’effettuazione dell’operazione a cui il documento stesso si riferisce; se la fattura è datata 18/04/2023 la stessa dovrà essere inviata entro e non oltre il 30/04/2023.
- La fattura elettronica differita (tipo documento TD24) , può essere emessa entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione; questo tipo di fattura, che deve essere giustificata mediante documento di trasporto (DDT), viene utilizzata per riepilogare le operazioni di cessioni di beni effettuate nel mese solare con il medesimo acquirente o committente.
Esempio: l’impresa X effettua tre cessioni nei confronti del cliente Y, in data 02/01/2023, 10/01/2023, 28/01/2023, con consegna dei beni accompagnata del documento di trasporto. La fattura elettronica via SdI potrà essere emessa entro il 15.02.2023, valorizzando il campo “Data” della sezione “Dati Generali” del file XML con la data dell’ultima operazione (28/01/2023) o con la data dell’ultimo giorno del mese (31.01.2023) e indicando gli estremi del documento di trasporto nel campo “Dati DDT”.
- I corrispettivi giornalieri devono essere trasmessi all’Agenzia delle Entrate entro i 12 giorni, dalla data di rilevazione dell’operazione.
Le sanzioni per il tardivo invio sono le seguenti:
- Ritardo inferiore ai 90 gg, € 27.80 : contattare lo studio per la compilazione del modello F24.
- Ritardo oltre i 90 gg. : contattare lo studio per valutare il caso; lo studio effettuerà il calcolo delle sanzioni che non sono in misura fissa ma variano in base all’importo della fattura.
E’ importante prestare attenzione ai tempi di invio delle fatture/corrispettivi e pagare la sanzione contestualmente alla violazione commessa; in caso contrario le violazioni accertate dall’Agenzia delle Entrate saranno più alte, da un minimo di 250/500 euro ad un massimo di 2000 euro.